Il tratto Tenero-Locarno

Il Consiglio nazionale, nell’ambito del dibattito sul Decreto federale concernente la rete delle strade nazionali ha respinto di giusta misura con 77 voti contrari, 73 favorevoli, 15 astenuti l’emendamento della Commissione dei trasporti, presentato da Fabio Regazzi, che chiedeva di includere nella rete delle strade nazionali il tratto Tenero-Locarno – Ascona di 6,9 km supplementari e comprensivi della galleria Mappo-Morettina. Un risultato risicato per il Ticino che lascia aperto uno spiraglio per la seconda fase del dibattito che concernerà il Consiglio degli Stati.

È stato respinto di misura dal Consiglio nazionale l’emendamento presentato nell’aprile scorso alla Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni dal Consigliere nazionale Fabio Regazzi, che chiedeva di riprendere nel Decreto federale concernente la rete delle strade nazionali e il suo finanziamento (12.018 n) il tratto supplementare Tenero-Locarno-Ascona comprensivo della galleria Mappo-Morettina. Ricordiamo che si trattava dell’unico emendamento di modifica del tracciato delle strade nazionali che era stato accolto dalla CTT-n.

La palla passa ora al Consiglio degli Stati, dove per il tramite della Deputazione ticinese, il CN Fabio Regazzi si adopererà per ripresentare il medesimo emendamento.

 

Nell’ambito del dibattito alle Camere, il Consigliere nazionale Fabio Regazzi – relatore per il Decreto federale sulla rete delle strade nazionali – ha motivato l’inclusione di questo tratto di strada come segue:

1.     la strada Bellinzona-Tenero-Ascona (San Materno) figurava già nel Piano settoriale dei trasporti del 2006, approvato dal Consiglio federale allo scopo di voler assicurare il finanziamento a una strada che serve a collegare una delle principali regioni turistiche al sud delle Alpi;

2.     la cancellazione del tratto Tenero-Ascona è avvenuta probabilmente per ragioni finanziarie da parte dell’USTRA, dopo che il Consiglio federale si era già espresso favorevolmente;

3.     il tratto Tenero-Ascona comprende la galleria Mappo-Morettina, lunga quasi 6 km, che fino ad oggi è l’unica galleria di queste dimensioni a non essere inclusa nella rete delle strade nazionali. A titolo di paragone quella del San Bernardino è invece inserita.

Purtroppo il Consiglio nazionale ha respinto con 77 voti contro 73 (e 15 astenuti) la proposta di riconoscimento del tratto Tenero-Locarno nella rete delle strade nazionali.

Per il Ticino e la sua Deputazione alle Camere si tratta di un risultato deludente poiché disattende una richiesta che avrebbe equiparato il collegamento di Locarno alla stregua delle grandi agglomerazioni dell’Altopiano. In questo senso, lo spirito della coesione nazionale è stato disatteso.

In ogni caso la Deputazione ticinese è pronta a rilanciare la battaglia in vista delle discussione al Consiglio degli Stati.

Sicurezza nelle gallerie. Caso del Gottardo

Secondo uno studio dell’Ufficio prevenzione infortuni (UPI; reso pubblico lo scorso 26 marzo 2012; http://www.bfu.ch/Italian/medien/Presediposizione/PP_Gottardo_it.pdf), la costruzione di una seconda galleria autostradale al San Gottardo non si giustifica per ragioni di sicurezza.

Lo studio stabilisce che negli undici anni tra il 1999 e il 2009 nella galleria autostradale del San Gottardo la polizia ha rilevato 137 incidenti con 53 feriti leggeri, 26 feriti gravi e 17 morti. Stando all’UPI un ampliamento del tunnel a due tubi, ma con una sola corsia di marcia per tubo, diminuirebbe gli incidenti solo in modo marginale. Inoltre il completamento del Gottardo non si giustifica neppure in termini economici: i 2 miliardi di franchi messi a preventivo per il progetto non presentano infatti un buon rapporto utilità-costi. Nel dettaglio l’UPI calcola che su una durata di vita di quaranta anni della galleria, l’utile in materia di sicurezza stradale, con questo tipo di esercizio, è pari a 200 vittime (144 feriti leggeri, 36 feriti gravi e 20 morti).

Per completezza e a titolo di raffronto con i dati indicati in entrata, aggiungo che nella galleria del Seelisberg tra il 1991 e il 2011, sono stati rilevati 1 morto, 6 feriti gravi, 26 feriti leggeri.

Visto quanto precede invito il Consiglio federale a rispondere alle domande seguenti:

1. Esistono calcoli di probabilità che mettono a confronto il grado di incidentalità di un tunnel bidirezionale (tipo San Gottardo) rispetto a uno unidirezionale (tipo Seelisberg)? Se del caso cosa indicano?

2. Condivide le conclusioni dell’UPI secondo cui 200 vittime “risparmiate” non costituiscono un buon rapporto utilità-costi, tale da non giustificare quindi il raddoppio?

3. Stando all’analisi delle serie storiche di eventi incidentali quale è il rischio e quali sono le conseguenze di scontro frontale tra automezzi che si incrociano in un tunnel bidirezionale?

4. Non ritiene che il fattore sicurezza debba costituire un criterio importante, se non addirittura decisivo, nel processo decisionale che determinerà il futuro del tunnel autostradale del San Gottardo?

Risposta del Consiglio federale del 15.08.2012

Le autostrade svizzere, con una media di meno di due morti per miliardo di chilometri percorsi, sono considerate tra le più sicure in Europa. Statisticamente parlando, il rischio di essere coinvolti in un incidente in galleria è addirittura leggermente inferiore che sui tratti a cielo aperto.

1. Nel 2004 l’Ufficio prevenzione infortuni (UPI) ha effettuato uno studio allo scopo di analizzare l’influsso di diversi fattori sulla sicurezza della circolazione nelle gallerie autostradali. Ne è risultato che sugli incidenti in galleria influisce in maniera rilevante – oltre alla lunghezza della galleria, alla larghezza della banchina, al volume di traffico e alla percentuale del traffico merci pesante – anche il numero di canne. Questo documento ha costituito un’importante base per il calcolo delle probabilità di incidente, eseguito nel 2012 dall’UPI nel quadro della valutazione d’impatto della sicurezza stradale in relazione alle diverse varianti di risanamento della galleria del San Gottardo. Le analisi svolte hanno rivelato che per la suddetta galleria il numero delle vittime di incidenti potrebbe essere ridotto di almeno la metà se, invece di un tunnel a traffico bidirezionale, fossero disponibili due tunnel a senso unico (senza ampliamento delle capacità).

2. Dal rapporto dell’UPI emerge che, in un periodo di quanranta anni, l’impiego di due gallerie a senso unico può contribuire a ridurre il numero dei feriti di circa 180 e quello dei morti di 20. Oltre a una diminuzione del dolore umano, ne derivano benefici economici che possono essere stimati e, in particolare, se ci si basa sugli stessi principi impiegati per la quantificazione delle misure di Via sicura, nell’arco di quaranta anni risulta una riduzione dei costi economici di circa 90 milioni di franchi. A questa cifra si contrappongono tuttavia, rispetto alle altre varianti, spese supplementari pari a circa un miliardo di franchi necessarie per la costruzione di una seconda canna. In un’ottica economica, oltre all’argomento della sicurezza, occorrono quindi altri motivi per giustificare l’opzione del traforo.

3. Se si considerano i tipi di incidente in galleria, in proporzione sono rilevanti in particolare i tamponamenti e gli incidenti per sbandamento o perdita di controllo del mezzo. Gli incidenti che si verificano in seguito a un cambio di corsia e all’incrocio di veicoli, di cui fanno parte anche gli scontri frontali, sono meno frequenti. Di solito le conseguenze di questi ultimi sono però più pesanti: due delle tre maggiori disgrazie capitate negli ultimi anni in gallerie delle strade nazionali svizzere (San Gottardo nel 2001 e Viamala nel 2006) sono infatti da ricondurre a collisioni laterali tra veicoli transitanti in senso opposto. Le gallerie a senso unico hanno il vantaggio di non essere interessate da questo tipo di incidente, anche se possono comunque verificarsi incidenti gravi.

4. La sicurezza della popolazione, nella quale rientra anche la sicurezza stradale, gode di particolare attenzione da parte del Consiglio federale, il quale, tuttavia, in tutte le sue decisioni deve considerare anche ulteriori aspetti sociali, ecologici ed economici. Nel caso del risanamento della galleria del San Gottardo il Consiglio federale ha tenuto conto non solo dell’argomento della sicurezza, ma ha deciso a favore della seconda canna senza ampliamento di capacità in particolare in ragione del miglior rapporto costi-benefici di questa soluzione rispetto alle altre varianti – che non prevedono una seconda canna, bensì strutture costose e non durature per il trasporto ferroviario dei veicoli – nonché di aspetti politici.