Postulato – Evitare che l’attuale quadro legale ostacoli le prassi di welfare aziendale

Testo

Il Consiglio federale è incaricato di presentare in un rapporto la situazione attuale delle misure o prassi di welfare aziendale più diffuse in Svizzera, e di indicare quali di queste sono ostacolate dalle normative in vigore. Di seguito una lista (non esaustiva) di leggi, che potrebbero essere oggetto di analisi:

1. Legge federale sul lavoro;

2. Legge federale sull’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti;

3. Legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità;

4. Legge federale sull’armonizzazione delle imposte dirette dei cantoni e dei comuni;

5. Legge federale sull’imposta federale.

Un capitolo dovrà essere dedicato all’approfondimento di eventuali incompatibilità/difformità/incongruenze con il modulo di certificato di salario.

Il rapporto illustrerà le distorsione tra le misure di welfare aziendale introdotte dalle aziende elvetiche con le disposizioni legali suindicate, per quale motivo si producono e come possono essere ridotte, analizzando gli aspetti finanziari e non finanziari, nonché gli effetti diretti e indiretti. Inoltre, verranno anche incluse le aziende statali e parastatali (se beneficiano ad esempio di qualche vantaggio a livello di legge o di incentivi).

Il rapporto presenterà la situazione a livello federale, ma terrà conto anche dei rapporti eventualmente già redatti a livello cantonale.

 

Motivazione

In assenza di una definizione giuridica di “welfare aziendale” nella legislazione elvetica, occorre fare riferimento alla descrizione attribuita nel concreto dalle aziende e operatori (ossia: “l’insieme dei benefit contrattuali consistenti nell’agevolazione all’acquisto di beni o all’accesso a servizi volti a incrementare il benessere del lavoratore e della sua famiglia attraverso una diversa ripartizione della retribuzione”). Nella pratica questo vuoto giuridico è fonte di interpretazioni diverse delle misure di welfare aziendale, la cui messa in pratica viene a volte ostacolata dalle normative vigenti. In questi casi, le aziende trovano degli escamotage per evitare di rendere vane le proprie prassi e di comunque offrire dei vantaggi ai propri collaboratori, in un’ottica di responsabilità sociale d’impresa, e in particolare di conciliabilità lavoro e famiglia (esempi: offerta di pasti in azienda che viene poi caricata sul certificato salario del collaboratore).

Mozione – Obiettivi di emissione di CO2 per veicoli commerciali leggeri senza “Swiss Finish”

Testo

Il Consiglio federale è incaricato di modificare le basi giuridiche per la definizione degli obiettivi di emissione di CO2 per i veicoli commerciali leggeri in maniera tale che la formula di calcolo applicata in Svizzera corrisponda a quella utilizzata nell’UE e, per la precisione, sia la seguente: obiettivo di emissione di CO2 = 147+a x(M-M0).

Motivazione

L’articolo 11 capoverso 2 lettera b della vigente legge sulla riduzione delle emissioni di CO2 (RS 641.71) recita: “Per stabilire il metodo di calcolo, il Consiglio federale tiene conto in particolare: delle norme dell’Unione europea.” In linea di massima, il Consiglio federale riprende la formula di calcolo applicabile nell’UE per l’obiettivo di emissione di CO2 dei furgoni e dei semirimorchi leggeri (dal 2020), apportando tuttavia una modifica significativa.

Gli elementi a=0.096 e M=massa del veicolo sono stati ripresi senza modifiche dal Consiglio federale. Per contro, Consiglio federale non ha ripreso M0. Nell’UE, il peso medio a vuoto della flotta è stato adeguato per la prima volta nel 2016 alla media dei tre anni precedenti (2013-2015) ed è pari 1766,4 kg per il periodo 2018-2020. Il prossimo adeguamento avverrà dopo tre anni, ossia nel 2019 con la media del periodo 2016- 2018 e si applicherà a partire dal 2021. In Svizzera, M0 è sostituito da Mt-2 (peso medio a vuoto in kg dei furgoni o semirimorchi leggeri immatricolati per la prima volta in Svizzera nel penultimo anno civile rispetto all’anno di riferimento). Si tratta di uno “Swiss Finish” che aumenta solamente le multe per gli importatori di veicoli ma che non produce nessun risparmio in termini di emissioni di CO2.

Per i veicoli commerciali leggeri, il livello delle sanzioni non ha quasi nessuna influenza sul mix di offerta. Le PMI dipendono da determinati veicoli e in molti casi non possono passare a sistemi di propulsione alternativi. Lo scotto lo pagano le imprese, e non si risparmia neanche un grammo di CO2.

Dai calcoli effettuati dal settore emerge per esempio che, applicando per il 2018 la formula UE invariata, i grandi importatori svizzeri di furgoni da consegna dovrebbero pagare una sanzione di circa 3 milioni di franchi. Tuttavia, se si applica la formula di calcolo con lo “Swiss Finish”, il livello della sanzione sale a oltre 67 milioni di franchi. Il numero di veicoli ipotizzato per il calcolo rimane invariato; anche le emissioni di CO2 rimangono quindi invariate.

In altre parole, lo “Swiss Finish” è sproporzionato, non consono agli obiettivi, dannoso per l’economia e deve quindi essere eliminato.

 

Ora delle domande – Competitività della nostra industria farmaceutica dei generici

Testo

Il Parlamento europeo ha adottato lo scorso 17 aprile un’eccezione alla proprietà intellettuale (SPC Waiver = poter produrre in una nazione dove il brevetto è valido ma vendere il prodotto stesso dove tale brevetto è scaduto). Con questa decisione l’industria farmaceutica dei generici europea è di nuovo competitiva, potendo registrare nuovi farmaci tra i primi.

Chiedo al Consiglio federale:

– in Svizzera è un tema?

– non sarebbe opportuno creare un gruppo di lavoro per recepire tale normativa?

– quali sarebbero semmai le tempistiche?

Ora delle domande – Il Consiglio federale sbaglia di nuovo i suoi calcoli?

Testo

Per incoraggiare le aziende a reclutare i lavoratori indigeni, il Consiglio federale aveva annunciato il 15 maggio 2019 un pacchetto di misure per migliorare la competitività dei lavoratori anziani, tra cui una misura transitoria sotto forma di rendita ponte per i disoccupati over 60 anni che hanno esaurito il diritto alle indennità: il costo stimato è di 95 milioni di franchi al momento della sua entrata in vigore.

Chiedo al Consiglio federale:

– Conferma le notizie di stampa secondo cui questo costo sia stato sottostimato?

– Se sì di quanto?

 

Ora delle domande – Tecnologia 5G: informare e spiegare per superare alcuni pregiudizi presenti nella popolazione

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Secondo un recente sondaggio Tamedia oltre la metà degli Svizzeri sembrerebbe essere contraria o molto scettica sulla tecnologia 5G. In molti Cantoni si registrano critiche e opposizioni a questa tecnologia, che suscita preoccupazioni spesso basate su pregiudizi e non su evidenze scientifiche.

Chiedo al Consiglio federale:

– non ritiene che sia indispensabile una più completa e corretta informazione della popolazione sulle effettive implicazioni del 5G?

– se del caso cosa intende fare concretamente?

Ora delle domande – Il cinipide del castagno è tornato: occorre intervenire subito!

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E’ di questi giorni la notizia dell’improvviso ritorno nei boschi ticinesi del temuto “cinipide del castagno”, che sembrava essere stato debellato. La presenza di questo parassita, che aveva praticamente azzerato la produzione di castagne, sta suscitando viva preoccupazione fra gli addetti ai lavori per le possibili conseguenze al patrimonio castanile.

Chiedo al Consiglio federale:

– è informato del problema in Ticino e come lo valuta?

– che strategia intende adottare per contrastare questo temibile parassita?