Comitato nazionale per il tunnel di risanamento al San Gottardo
Un Comitato nazionale per il tunnel di risanamento al San Gottardo
Oggi, 27 agosto 2013, è stato presentato a Berna il Comitato nazionale “Sì alla galleria di risanamento al San Gottardo”, favorevole alla variante che prevede la costruzione di una galleria durante i lavori di ristrutturazione dell’attuale tunnel. Questa soluzione gode del sostegno del Consiglio federale.
Il tunnel autostradale del San Gottardo – il più importante collegamento fra nord e sud delle Alpi, e fra il Ticino e il resto della Svizzera – è in funzione da oltre 30 anni. Un’età ragguardevole per una galleria a forte transito, che ne rende necessario il risanamento completo, ma anche la chiusura completa per un periodo di almeno tre anni.
Il nostro impegno è dunque di informare e sensibilizzare il pubblico e il mondo politico di fronte a questo scenario drammatico, soprattutto per la nostra economia, promuovendo un dibattito costruttivo sulle varianti in discussione. Per noi il nodo della questione non è tanto l’aumento della capacità stradale – che non vogliamo e che è già stato rifiutato a più riprese e in modo chiaro dal Popolo – quanto la scelta della migliore soluzione per il risanamento. A nostro parere essa deve essere sostenibile, e soprattutto assicurare la continuità del collegamento stradale senza isolare il Ticino. In questo senso il nostro Comitato ritiene inadeguata la “soluzione” alternativa al tunnel di risanamento, la cosiddetta “strada viaggiante” (RoLa), poiché – oltre alla chiusura del tunnel – prevede la costruzione di enormi stazioni di trasbordo a Biasca e Rynächt per il passaggio dei mezzi pesanti, che comunque sarebbero deviati, in gran parte, sugli altri valichi con le conseguenze che si possono immaginare. Mentre la realizzazione dei terminali richiede l’ausilio di ingenti quantità di materiale rotabile, poi smantellato una volta terminato il risanamento. Il tutto per un costo complessivo di 1,7 miliardi di franchi, destinato ad un’opera temporanea, ma dall’impatto ambientale vistoso.
Per queste ragioni, il nostro Comitato, unitamente al Consiglio federale, giudica la RoLa un bricolage insostenibile, costoso e dal punto di vista operativo anche rischioso.
Il tunnel di risanamento, che complessivamente costa circa 2,8 miliardi di franchi, garantisce invece il rapporto migliore fra costi e benefici: consente il transito nord-sud anche durante il risanamento del tunnel, ma soprattutto aumenta la sicurezza e l’affidabilità dell’asse stradale una volta terminati i lavori. Senza dimenticare che questa variante non comporta alcun aumento della capacità stradale. Del resto questa soluzione non è una novità: basti pensare alla costruzione del terzo tubo di risanamento per il tunnel di Belchen (SO).
Un progetto dunque in armonia con l’iniziativa delle Alpi. Ne è la prova infine il sostegno accordato da Patrizia Pesenti – convinta sostenitrice dell’iniziativa – che reputa tuttavia quella del tunnel di risanamento l’unica soluzione sensata a un problema complesso.
Il Comitato, nel quale sono rappresentate tutte le sensibilità politiche e regionali del Paese, si è dunque unito per difendere una soluzione sostenibile, lungimirante, e per portare l’attenzione su un problema inevitabile e di fondamentale importanza. Il voto contro l’ampliamento della capacità al Gottardo appartiene al passato, imminente è invece l’opera di risanamento: si tratta ora di decidere.
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