A2-A13: niente è deciso!
Doris Leuthard ha detto solo che ci sono tre progetti già pronti per essere realizzati, Baureif come dicono in tedesco. La consigliera federale non ha detto che l’A2-A13 non farà parte di quelli che saranno definiti come prioritari. Parto dal presupposto che sarà dentro, ma questa una è valutazione mia”: così Fabio Regazzi, secondo il quale la ministra dei trasporti non si sbilancerà in proposito fino al voto sul rincaro della vignetta autostradale.
Quando si affronterà il tema di come i fondi dovranno essere impiegati, in Parlamento ci sarà da svolgere un lavoro di lobbying perché il collegamento del Locarnese non resti tagliato fuori.
Non si può quindi affermare che sia stato in qualche modo declassato solo perché non nominato fra quelli già pronti a partire. D’altra parte, non è colpa della Leuthard né del Consiglio federale se il Ticino non ha ancora trovato una soluzione per il collegamento A2-A13 di cui si parla dall’inizio degli anni ‘90. Insomma, se c’è ritardo e perché il Ticino ci ha messo del suo. Inoltre, fra scelta della variante, progettazione e ricorsi, passeranno comunque ancora sei o sette anni prima che si possa lavorare e dai dieci ai quindici per avere la strada.
Il presupposto di tutto quanto, resta comunque l’aumento del costo della vignetta. Esito del voto e costruzione del collegamento A2-A13, oltre che di svariati altri in Svizzera, sono legati “a doppio filo” perché la Confederazione si sta assumendo l’onere di occuparsi di 400 km di strade in più, realizzate o da realizzare. Per questo ha bisogno delle risorse finanziarie. Se la vignetta cadesse in votazione popolare, dunque, cadrebbe tutta l’impalcatura e non solo il tratto sul Piano di Magadino.
Fonte: www.rsi.ch RedMM
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