Vignetta autostradale a 100 franchi: SI ma perché?
Il prossimo 24 novembre siamo chiamati a votare l’adeguamento del prezzo della vignetta, che passerebbe da 40 a 100 franchi. Su questo tema il campo degli oppositori ha un compito piuttosto facile. Perorare l’aumento di una tassa, come per chi scrive, non è mai un’operazione molto popolare. È sicuramente più semplice far passare il messaggio, secondo cui gli automobilisti pagano già a sufficienza e non devono più essere chiamati alla cassa.
Iniziamo con il ricordare che il prezzo della vignetta è rimasto invariato dal lontano 1995 e l’aumento previsto scatterà solo quando le riserve del fondo stradale saranno inferiori alla soglia minima di 1 miliardo di franchi, ciò che dovrebbe essere il caso nel 2016. E a cosa servirà l’aumento? Ecco il nocciolo della questione che va spiegata ai cittadini: gli automobilisti pagheranno di più perché dal 1995 sono stati costruiti 270 chilometri supplementari di autostrade. Occorre dunque mantenerle in esercizio e anche risanarle. Dall’altro canto, circa 400 chilometri di strade saranno cedute dai cantoni alla Confederazione: anche per loro, oltre alla normale manutenzione e messa in sicurezza, saranno pure necessari importanti investimenti per nuove infrastrutture. L’aumento previsto serve appunto anche a finanziare questi progetti, volti a decongestiontare il traffico su alcune tratte della rete nazionale.
Noi ticinesi siamo abituati, non a torto, a ragionare in termini di vantaggi regionali. Quello dell’estensione della rete delle strade nazionale è un progetto a forte valenza per il nostro Cantone, poiché la Confederazione riprenderà due importanti collegamenti: la Stabio-Gaggiolo e soprattuto la A2-A13. Il Ticino sarà così sgravato dei costi di manutenzione ed esercizio dei due tratti esistenti, compresa la galleria Mappo-Morettina che per le casse cantonali è molto onerosa (si stimano ca. 10 mio. di franchi l’anno). Inoltre, in caso di approvazione dell’aumento della vignetta, avremo ottime possibilità di vedere finalmente realizzato il collegamento veloce del locarnese, visto che il Cantone non sarebbe comunque in grado di finanziarlo.
Non è del resto un caso che il fronte rosso-verde, che notoriamente vuole limitare gli investrimenti a favore delle strade, combatte l’aumento delle vignetta.
Si parla spesso di coesione nazionale: se vogliamo che la Confederazione continui a sviluppare la rete di strade nazionali in tutte le regioni, incluse quelle periferiche, dobbiamo coerentemente essere disposti a mettere a disposizione i mezzi finanziari necessari. Sarebbe davvero un peccato non cogliere l’importanza di questo progetto e le sue implicazioni future per il Ticino.
Per queste ragioni vi invito a votare SI all’adeguamento del prezzo della vignetta.
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