Un programma d’investimento per i trasporti pubblici: Sì al FAIF

Il prossimo 9 febbraio il Popolo svizzero sarà chiamato ad esprimersi sul controprogetto del Consiglio federale e del Parlamento per la creazione di un fondo d’infrastruttura ferroviario ancorato nella Costituzione federale. Questo fondo sostituirà il fondo per i trasporti pubblici creato alla fine degli anni ’90, riprendendone le risorse finanziarie (2,4 miliardi di risorse della Confederazione) e aggiungendone di nuove.  Questa costruzione finanziaria ha permesso di aumentare le risorse a 6,4 miliardi sino al 2025, allo scopo di assicurare la manutenzione e l’ampliamento della nostra infrastruttura ferroviaria per le future generazioni.

Anche il Ticino beneficerà di queste risorse. Nel programma di ampliamento è infatti previsto il potenziamento della tratta Bellinzona-Giubiasco, e la creazione di una nuova stazione in Piazza Indipendenza a Bellinzona, grazie all’adozione di un mio emendamento. Inoltre verranno introdotti treni ogni mezz’ora sulla tratta Locarno–Lugano e il potenziamento delle capacità dei treni di lunga percorrenza a cadenza semi oraria continua tra Zurigo e Lugano.

A fronte di una domanda di trasporti pubblici svizzera in costante crescita è diventato urgente adeguare la capacità delle nostre rotaie. Già oggi la Svizzera ha la più alta densità al mondo di traffico merci e viaggiatori sulle rotaie. Entro il 2030 si prevede addirittura un incremento del 60 percento del traffico viaggiatori. Mentre il volume del traffico merci dovrebbe aumentare del 70 percento.

Anche il traffico merci transalpino è cresciuto sensibilmente: il volume delle merci trasportate su ferrovia è passato da 19,3 a 23,8 milioni di tonnellate all’anno. La forte sollecitazione dell’infrastruttura implica anche un aumento dei costi per la manutenzione di binari, gallerie e impianti. Inoltre, stando alle previsioni, con l’aumento demografico e di conseguenza della mobilità, la domanda di trasporti pubblici crescerà ulteriormente.

Il nuovo Fondo per l’infrastruttura ferroviaria (FinFer) sarà dunque destinato al finanziamento di binari, ponti, gallerie, linee di contatto e altri impianti lungo diverse fasi, aumentando la capacità di trasporto merci e viaggiatori, in fasi successive, per un investimento complessivo di 40 miliardi di franchi da realizzare entro il 2050. La ferrovia è un pilastro dell’infrastruttura svizzera dei trasporti e in quanto tale indispensabile per l’economia, il turismo e ovviamente per la popolazione. Ormai, ogni giorno oltre 1,2 milioni di persone viaggiano in treno. Il traffico merci trasporta ogni giorno circa 260’000 tonnellate di merci, con relativo beneficio in termini di decongestionamento delle strade e impatto positivo sull’ambiente, anche se gli oppositori del progetto fingono di dimenticare quest’ultimo aspetto. Non a caso una pubblicità alla televisione di qualche anno fa recitava “Viaggio in treno, viaggio sereno!” Fino a quando?  Dipenderà anche dall’esito del voto del 9 febbraio.

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