Lotta biologica contro il cinipide del castagno a sud delle Alpi

Testo depositato

In base ai risultati dello studio di Agroscope di Zurigo e dell’Università di Torino, il Consiglio federale è disposto ad autorizzare l’introduzione del Torymus sinensis a sud delle Alpi, ossia l’antagonista naturale predatore dell’insetto che sta minacciando le selve castanili della Svizzera italiana?

Ricordiamo che il castagno costituisce il 20 per cento del patrimonio boschivo del Ticino.

La lotta biologica è già condotta con successo in Italia, che soffre di un problema analogo al Ticino.

Risposta del Consiglio federale del 17.09.2012

A fronte dei seri problemi che gli organismi esotici/alloctoni possono apportare all’ambiente (cfr. il casi della coccinella asiatica), il Consiglio federale ha definito un quadro legale per la lotta contro gli organismi esotici in generale e per l’utilizzazione volontaria di organismi esotici per la lotta biologica (messa in commercio), nel quale ha fissato i livelli di sicurezza biologica (ordinanza sull’emissione deliberata nell’ambiente, OEDA; R8 814.911). In linea di massima, il Consiglio federale giudica la lotta biologica un metodo promettente ed ecologico per combattere gli organismi nocivi e in particolare esotici, ma solo se viene rispettato il livello di sicurezza stabilito dal diritto svizzero.

In base agli standard richiesti dalla sicurezza biologica, la domanda del canton Ticino del gennaio 2012 per il lancio di Torymus sinensis per la lotta al Cinipide dei castagno non ha potuto essere accettata (maggio 2012), visto che non è stato dimostrato che l’introduzione dei Torymus sinensis consenta di evitare problemi gravi e, d’altronde, non ne è nemmeno stata confermata l’efficacia.

I risultati dello studio dell’Agroscope di Zurigo (Reckenholz) e l’esperienza dei paesi vicini potrebbero servire da base per l’inoltro di una nuova domanda da parte del canton Ticino, a condizione che vengano rispettate le condizioni fissate dal Consiglio federale nell’ordinanza sull’emissione deliberata nell’ambiente.

Testo depositato

In base ai risultati dello studio di Agroscope di Zurigo e dell’Università di Torino, il Consiglio federale è disposto ad autorizzare l’introduzione del Torymus sinensis a sud delle Alpi, ossia l’antagonista naturale predatore dell’insetto che sta minacciando le selve castanili della Svizzera italiana?

Ricordiamo che il castagno costituisce il 20 per cento del patrimonio boschivo del Ticino.

La lotta biologica è già condotta con successo in Italia, che soffre di un problema analogo al Ticino.

Risposta del Consiglio federale del 17.09.2012

A fronte dei seri problemi che gli organismi esotici/alloctoni possono apportare all’ambiente (cfr. il casi della coccinella asiatica), il Consiglio federale ha definito un quadro legale per la lotta contro gli organismi esotici in generale e per l’utilizzazione volontaria di organismi esotici per la lotta biologica (messa in commercio), nel quale ha fissato i livelli di sicurezza biologica (ordinanza sull’emissione deliberata nell’ambiente, OEDA; R8 814.911). In linea di massima, il Consiglio federale giudica la lotta biologica un metodo promettente ed ecologico per combattere gli organismi nocivi e in particolare esotici, ma solo se viene rispettato il livello di sicurezza stabilito dal diritto svizzero.

In base agli standard richiesti dalla sicurezza biologica, la domanda del canton Ticino del gennaio 2012 per il lancio di Torymus sinensis per la lotta al Cinipide dei castagno non ha potuto essere accettata (maggio 2012), visto che non è stato dimostrato che l’introduzione dei Torymus sinensis consenta di evitare problemi gravi e, d’altronde, non ne è nemmeno stata confermata l’efficacia.

I risultati dello studio dell’Agroscope di Zurigo (Reckenholz) e l’esperienza dei paesi vicini potrebbero servire da base per l’inoltro di una nuova domanda da parte del canton Ticino, a condizione che vengano rispettate le condizioni fissate dal Consiglio federale nell’ordinanza sull’emissione deliberata nell’ambiente.

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