Il Ticino e il futuro del traffico stradale

Circa l’85% delle distanze percorse in Svizzera per via terrestre lo sono su strada. Dal 1990 la mobilità è aumentata di circa il 20% sull’insieme della rete stradale, la cui lunghezza supera i 70’000 km. Si calcola che anche in futuro la mobilità sulle strade nazionali continuerà a crescere in modo significativo. In diversi suoi rami, questa rete è ormai satura e i veicoli sono sempre più bloccati in code.

Per assicurare lo sviluppo della nostra società e della sua economia è importante migliorare la fluidità del traffico in tutto il Paese. Per questi motivi le Camere federali hanno approvato nel corso dell’ultima sessione il nuovo fondo per le strade e il traffico d’agglomerato (FOSTRA), che costituisce indubbiamente una pietra miliare per quanto riguarda il finanziamento delle infrastrutture stradali. Dopo alcuni decenni di letargia durante l’era Leuenberger, la Consigliera federale Leuthard ha dunque avuto il merito di affrontare con decisione questo dossier e di portare in Parlamento un progetto di legge, che è poi stato ulteriormente affinato e migliorato nei vari passaggi fra le due Camere. Come relatore su questo messaggio posso senz’altro dirmi soddisfatto dell’esito finale, anche se inevitabilmente abbiamo dovuto fare qualche concessione.

Ma quali vantaggi per il Ticino? Con il FOSTRA disponiamo oggi di uno strumento che, al pari di quanto abbiamo fatto per la ferrovia con il finanziamento e ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria (FAIF), rappresenta una solida base di finanziamento delle infrastrutture stradali e dei progetti di agglomerato. Assicura nel contempo una maggiore trasparenza circa la destinazione dei fondi. Rispetto alla situazione vigente abbiamo quindi fatto progressi significativi visto che da una lato avremo maggiori mezzi finanziari a disposizione (in totale 2.5 mia. di franchi dal 2018 che saliranno a 3 mia. dal 2021) e dall’altro il finanziamento sarà garantito sul lungo termine, consentendo in tal modo una migliore pianificazione degli investimenti. Altro aspetto importante del FOSTRA è stata l’inclusione di ca. 400 km di strade cantonali nella rete delle strade nazionali, che dal 2020 passeranno di proprietà alla Confederazione. Per quanto riguarda il Ticino le tratte in questione sono la Stabio-Gaggiolo e soprattutto il collegamento A2-A13, di cui molto si è discusso. Grazie al FOSTRA sono quindi state gettate le basi per poter finalmente realizzare questo importante collegamento stradale atteso da decenni dal locarnese. Non bisogna tuttavia farsi illusioni: i tempi saranno ancora piuttosto lunghi e bisognerà battersi a Berna affinché il progetto venga approvato dalle autorità federali, senza dimenticare che saremo in concorrenza con diversi progetti di altri Cantoni. Ulteriore aspetto positivo è che grazie ai fondi per gli agglomerati ci sono i presupposti per ottenere un importante finanziamento per il tram del luganese, uno dei progetti più importanti per il futuro dell’agglomerato di Lugano. Quindi se il Ticino si presenterà unito e propositivo, grazie al FOSTRA in futuro avremo ancora diverse opportunità per ottenere i finanziamenti federali per questi tre importanti progetti.

Come in tutte le cose c’è però un rovescio della medaglia: per finanziare tutti i progetti infrastrutturali verrà proposto un aumento aumento di 4 cts/l della benzina, ciò che corrisponde ad un introito annuo di ca. 200 mio di franchi. Ritengo che a fronte dei benefici che sono stati ottenuti, si tratta di un sacrificio sopportabile per gli automobilisti, tanto più che i proventi di questo aumento andranno integralmente a favore del FOSTRA e non alimenteranno quindi le casse generali della Confederazione.

In conclusione il FOSTRA costituisce un ottimo esempio di lavoro da parte della commissione dei trasporti di cui sono membro e del Parlamento: un lavoro molto intenso, non sempre facile visti gli interessi in gioco, ma che alla fine ha convinto tutte le parti. Visto che si tratta di una modifica costituzionale, sarà comunque il popolo a doversi esprimere. Personalmente sono fiducioso che il FOSTRA troverà un ampio consenso nella popolazione. Il mio appello non lo rivolgo solo agli automobilisti, ma a tutte le cittadine e i cittadini ticinesi dicendo loro che con il FOSTRA abbiamo la possibilità di finanziari nuovi progetti di mobilità, anche pubblica, e assicurare per il futuro infrastrutture stradali sicure ed efficienti. Non cogliere questa opportunità sarebbe puro autolesionismo e un errore clamoroso che ci riporterebbe alla casella di partenza: li invito quindi già sin d’ora a sostenere con convinzione questo importante pacchetto di misure. 

Fabio Regazzi, Consigliere nazionale

 Giornale del Popolo, 22 ottobre 2016

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