Domanda – Parchi nazionali che non saranno più nazionali?

Testo

Il Consiglio federale ha messo in consultazione una revisione dell’ordinanza sui parchi che prevede sostanzialmente che in futuro i parchi nazionali potranno essere anche transfrontalieri. Una proposta per lo meno anomala e potenzialmente problematica.

Chiedo al Consiglio federale:

1. Non ritiene che sia contraddittorio definire “nazionali” dei parchi che si possono estendere anche all’estero?

2. Non ritiene che in questo modo vi potrebbero essere problemi di applicazione della legislazione svizzera e di controllo del rispetto dei vincoli?

Risposta della consigliera federale Doris Leuthard

II termine “parchi nazionali” definisce una categoria di aree protette. È comunemente usato per definire dei territori aventi una zona a carattere essenzialmente naturale nei quali i processi naturali non vengono ostacolati e dove sono sostenute le attività educative e ricreative della popolazione. Questa definizione è stata ripresa nella revisione della legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio del 1° dicembre 2007 che ha permesso la creazione di parchi d’importanza nazionale.

Visto che esistono delle norme comuni internazionali in questo ambito, è possibile che delle aree protette si protraggano al di là di una frontiera mantenendo lo stesso livello di protezione. I paesi limitrofi alla Svizzera infatti hanno tutti delle legislazioni che permettono di assicurare il rispetto dello stesso livello di protezione di una zona centrale di un parco nazionale seconde la legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio e l’ordinanza sui parchi d’importanza nazionale. Per questo la creazione di un parco transfrontaliere è possibile grazie all’applicazione sul territorio di ogni State della propria legislazione.

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