Interpellanza – La prassi del Consiglio federale premia i comportamenti criminali dei jihadisti mentre punisce i rifugiati integrati
Testo:
Chiedo al Consiglio federale:
1. Perché l’art. 25 cpv. 3 della Cst. vieta l’allontanamento di tre jihadisti iracheni non viene applicato per gli altri richiedenti l’asilo iracheni, tra cui pure dei curdi fuggiti a seguito di persecuzioni subite?
2. Come spiega l’incongruenza tra la decisione di non espellere i tre iracheni condannati per jihadismo con quella di espulsione dei richiedenti l’asilo iracheni incensurati e ben integrati
3. Non ritiene che con questa decisione si penalizzano i rifugiati che si integrano nella nostra società, lavorano e si rendono economicamente indipendenti, mentre si incita il comportamento criminale di chi attenta alla nostra sicurezza, ne disprezza i valori democratici, e di chi rimane a carico della collettività?
4. In base a quali criteri la SEM ha deciso il rinvio in Irak – ritenendolo Paese sicuro – dell’iracheno di origine curde, mentre il DFAE (https://www.eda.admin.ch/countries/iraq/it/home/consigli-di-viaggio/consigli-di-viaggio.html) ritiene la medesima regione rischiosa, sconsigliandone a noi svizzeri i viaggi, inclusi nella regione del Kurdistan?
5. Occorre desumere che l’Irak è diventato forse Paese sicuro per i curdi perseguitati, ma rimane pericoloso per i cittadini svizzeri? Se sì, come mai e in base a quali informazioni concrete?
Motivazione:
Tre iracheni condannati nel marzo 2016 dal TPF per sostegno all’organizzazione terroristica islamica Isis non sono stati espulsi nel loro paese, l’Irak, poiché considerato paese pericoloso. Il CF ha infatti rinunciato ad applicare la Convenzione sullo statuto dei rifugiati (RS 0.142.30; art. 33 ) e persino la legge sull’asilo (LAsi, art. 5 cpv. 2) che prevedono deroghe al principio di non respingimento, privilegiando l’art. 25 cpv. 3 della Cst. secondo cui nessuno può essere respinti in uno Stato in cui rischia la tortura o un altro genere di trattamento o punizione crudele o inumano (vedi risposta Mo 16.3982). Di recente la SEM ha per contro decretato l’espulsione di un iracheno di origini curde, incensurato, che da oltre 10 anni vive, lavora (finché la decisione di espulsione non glielo ha impedito) ed è perfettamente integrato a Bellinzona. Contro questa decisione sono state raccolte oltre 5000 firme presso la popolazione locale. Purtroppo vi sono a nostra conoscenza a livello svizzero altri casi di richiedenti l’asilo integrati che stanno subendo la medesima sorte.
Lascia un Commento
Want to join the discussion?Feel free to contribute!