Domanda – Nuova segretaria di Stato per la formazione. Come si concilia questa nomina con la promozione del plurilinguismo?
La nuova Segretaria di Stato che si dovrà occupare anche di formazione ha ammesso di non padroneggiare una seconda lingua nazionale.
Chiedo:
– come concilia la sua nomina con le basi legali che prevedono per i quadri dell’amministrazione federale conoscenze attive nella seconda lingua nazionale, e passive per la terza?
– ci sono stati casi di nomine di alti funzionari romandi o italofoni che non parlano il tedesco?
– non ritiene che questa scelta sia in contrasto con la promozione del plurilinguismo?
Risposta del Consiglio federale del 17.09.2018
Seconde l’articolo 8 dell’ordinanza sulle lingue (OLing; RS 441.11), i quadri superiori e i quadri di livello medio con funzioni dirigenziali possiedono buone conoscenze attive in almeno una seconda lingua ufficiale e conoscenze passive in una terza lingua ufficiale. Se al momento dell’assunzione un quadro dirigente non possiede le conoscenze linguistiche richieste, il datore di lavoro è tenuto ad adottare entro un anno le misure necessarie per migliorarle. La Signora Hirayama è di madrelingua tedesca, padroneggia il francese a livello scritto e orale (tant’è che ha completato parte dei suoi studi universitari a Friburgo) e dispone di conoscenze passive dell’italiano. Martina Hirayama intende inoltre sfruttare il periodo prima di entrare in carica per rinfrescare le sue conoscenze attive del francese. Se in una lingua ufficiale – ossia in tedesco, francese e italiano – ci fosse la necessità di intervenire sulle competenze linguistiche di un collaboratore o di una collaboratrice con funzioni dirigenziali, il datore di lavoro adotterebbe le misure necessarie per migliorare tali competenze a prescindere dalla lingua interessata, in conformità con quanto previsto dall’ordinanza sulle lingue. È molto importante per il DEFR che i suoi collaboratori e quadri dirigenti sappiano esprimersi adeguatamente in diverse lingue ufficiali, aspetto di cui il Dipartimento terrà senz’altro conto anche in future.
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