Interpellanza – Ripristinare la Centrale di comando di Airolo per una più efficiente gestione dei soccorsi all’interno della galleria del San Gottardo
Testo:
La galleria stradale del San Gottardo è la più lunga al mondo, di gran lunga la più trafficata. È l’unica galleria a grande volume di traffico ad essere gestita “a distanza”. Fréjus, Monte Bianco, Gran San Bernardo, pure bidirezionali, possiedono una propria centrale di comando. Chiediamo al Consiglio federale:
- nell’ottica di migliorare i tempi di reazione in caso di incidente nei pressi del portale sud ma anche a nord non ritiene più efficiente ripristinare ad Airolo la Centrale di comando, come peraltro era esistita prima del 2008?
- vista l’accresciuta complessità di gestione del tunnel dopo il suo raddoppio, e anche nell’ottica di favorire competenze e posti di lavoro in Ticino, è disposto a considerare il ripristino della Centrale di comando al portale sud?
Motivazione:
La regolamentazione del traffico e l’esercizio della galleria autostradale del San Gottardo dal 2008 sono assicurati e diretti dalla centrale di Flüelen. Con l’apertura di una seconda canna a partire dal 2025 si ripropone il tema della prontezza della gestione degli interventi di emergenza in caso di incidente in galleria. Con la costruzione del secondo tunnel, la chiusura provvisoria di quello “storico”, e infine la riapertura di entrambe le direzioni verso il 2030, ci si può logicamente attendere a un’accresciuta complessità nella gestione dei soccorsi in caso di incidenti per entrambi i portali. In questi anni è emerso quanto sia prioritaria la messa a punto di dispositivi di pronto intervento che si attivino immediatamente dopo l’evento (al di sotto dei 2 minuti! in base a normative europee). La tempestività dell’intervento dipendono tuttavia dalla vicinanza con il personale predisposto all’intervento: centrale d’allarme, pompieri, polizia, sanitari, gestione della ventilazione e del traffico… A nostro parere ciò sarebbe difficilmente garantito dagli operatori di centrale situati a Flüelen o a Emmen, i quali già si occupano anche delle gallerie del Seelisberg e del traffico di tutto il comprensorio (A2 e A4), chiamati a coordinare concretamente i soccorsi, non solo telematicamente a distanza, ma anche con un percezione diretta delle situazione sul posto, in quell’indispensabile rapporto di fiducia e di conoscenza personale reciproca, come pure delle infrastrutture. Non da ultimo la differenza linguistica potrebbe costituire un ulteriore ostacolo.
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