Ora delle domande: Accordo fiscale con l’Italia di nuovo al palo. Quali ripercussioni per la Svizzera e per il Ticino?

Testo:

Il 5 ottobre scorso l’Italia ha comunicato che l’accordo sulla doppia imposizione fiscale – che comprende la tassazione dei frontalieri siglata nel 2015 – non verrà ratificato dal Parlamento italiano.

Chiedo al Consiglio federale:

– come valuta questa nuova brusca frenata italiana?

– che ripercussioni ci saranno per il Ticino?

– cosa intende fare per far sì che l’accesso ai servizi finanziari in Italia per le banche svizzere sia garantito?

– più in generale, cosa intende fare affinché pacta servanda sunt?

 

Risposta del Consiglio federale del 03.12.2018:

Am 5. Oktober 2018 habe ich den italienischen Finanzminister Giovanni Tria getroffen. Bei dieser Gelegenheit versicherte mir Minister Tria, dass die Frage der Unterzeichnung des im Dezember 2015 paraphierten Abkommens über die Besteuerung der Grenzgänger bald von der italienischen Regierung behandelt werden wird. Bis heute liegt uns noch keine offizielle Stellungnahme der neuen italienischen Regierung zum Abschluss des Abkommens vor. Bis auf Weiteres bleibt somit das Abkommen von 1974 in Kraft. Die Schweiz führt den Dialog über grenzüberschreitende Finanzdienstleistungen mit Italien fort. Insbesondere beabsichtigt die Schweiz, in den kommenden Monaten mögliche Vorschläge zu sondieren, welche es den Banken erlauben, ihren Kundenstamm, soweit dies möglich ist, auch grenzüberschreitend zu betreuen.

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