Interpellanza – Piano d’azione nazionale anti-mafia: a che punto siamo?

Testo

In una recente intervista (RSI, Quotidiano, 02.09.2019), la Direttrice Nicoletta Della Valle ha confermato che l’Ufficio federale di polizia ha affinato e sviluppato i contenuti del piano antimafia, annunciato poco meno di un anno fa, dichiarando anche come il fenomeno sia purtroppo stato per lungo tempo sottovalutato in Svizzera.  La Direttrice di Fedpol ha poi precisato che il piano contempla soprattutto misure di polizia amministrativa e ha carattere preventivo. Considerato che ad oggi il piano antimafia non è ancora stato presentato ufficialmente, chiedo al Consiglio federale:

  1. Condivide l’affermazione della Direttrice di Fedpol secondo cui il fenomeno delle mafie sia stato sottovalutato dalle autorità svizzere?
  2. Il piano di lotta alle mafie avrà dunque l’impostazione e il respiro di un vero e proprio “piano d’azione nazionale” (PAN) sul modello del Piano d’azione nazionale contro il terrorismo?
  3. Quando verrà presentato ufficialmente?
  4. Oltre alla prevenzione e alla formazione, il futuro piano prevede nuove misure di coordinamento tra cantoni, Confederazione e MPC, e di perseguimento del fenomeno mafioso? Se sì, quali?
  5. Considerate le difficoltà e i ritardi della Svizzera nel perseguimento delle organizzazioni mafiose, all’interno del futuro PAN sono previste misure per potenziare la dotazione del MPC ?
  6. Dal momento che da alcuni anni cantoni di frontiera come il Cantone Ticino hanno accresciuto il loro impegno nella lotta al fenomeno, anticipando anche delle misure sul piano federale, non ritiene il Consiglio federale di dover aumentare le risorse destinate ai cantoni più a rischio di infiltrazioni mafiose?

 

Motivazione

Il pericolo di infiltrazioni mafiose è stato a lungo sottovalutato in Svizzera per stessa ammissione di Fedpol, anche a causa di problemi sistemici sia a livello di effettivi sia nella ripartizione delle competenze tra Confederazione e cantoni. Negli ultimi anni grazie a una migliore collaborazione tra Fedpol e le autorità di polizia del Cantone Ticino, sono stati emanati 13 divieti di entrata per persone condannate all’estero per mafia. Da lì l’importanza per la Svizzera di dotarsi di un vero e proprio piano d’azione nazionale anti-mafie esteso a tutti i cantoni, riconoscendo nel contempo a questi ultimi e allo stesso MPC maggiori competenze e anche risorse.

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