A confermarlo è lo stesso Consigliere agli Stati che si dice soddisfatto degli incarichi che ricopre attualmente

Fabio Regazzi non intende correre per il posto di Viola Amherd in Consiglio federale. A confermarlo ai microfoni di Ticinonews è lo stesso Consigliere agli Stati. «Sono coetaneo sia di Gerhard Pfister, sia di Viola Amherd: alla mia età devo pensare piuttosto a ridurre il carico di impegni che grava sulle mie spalle» ha detto il politico e imprenditore ticinese. «Qualcuno mi ha segnalato la possibilità di mettermi a disposizione. Ne sono lusingato, ma non ho ambizione di diventare consigliere federale. Sto bene dove sono e mi piace l’idea di continuare a fare ciò che faccio nella mia azienda e nell’Unione svizzera arti e mestieri (USAM)».

Ma come si è giunti a ipotizzare che Regazzi potesse essere un candidato per il post-Amherd? Semplice, ieri il presidente uscente del Centro, Gerhard Pfister, non aveva escluso a priori la possibilità di candidare un ticinese nel governo federale e questo nonostante nella stanza dei bottoni sieda già Ignazio Cassis. Ecco allora che il nome sulla bocca di tutti era quello del presidente del presidente dell’USAM. «Forse c’era una sorta di “messaggio subliminale” dietro alle parole di Pfister, ma bisogna essere realisti. Già il fatto di avere un ticinese in Consiglio federale non è un diritto acquisito, due credo sia un’impresa quasi impossibile», ha tagliato corto Regazzi.