«Numeri risicati e I’UDC sgomita, ma noi siamo pronti e carichi»


di Gianni Righinetti


Il Centro presieduto da Fiorenzo Dadò accende la volata verso le elezioni federali del prossimo 22ottobre.
A breve, con la ripresa delle scuole, partirà la campagna. Con Dadò abbiamo fatto il punto sulla corsa verso Berna. Domenica il Congresso cantonale de «Il Centro» in vista delle elezioni federali si terrà nella suggestiva cornice di Airolo.

Come dire che ritrovandosi a Nord del Ticino siete già diretti verso Berna?

«Nell’immaginario collettivo del popolo svizzero, il San Gottardo è diventato l’emblema dell’indipendenza e della coesione nazionale, impregnando questa regione di un alto valore simbolico, tanto da renderla uno dei luoghi mitici della Confederazione al pari del praticello del Gruetli. Questi sono anche i nostri valori, peri quali ci impegniamo in politica con serietà. Per questo è per noi naturale organizzare il nostro Congresso ai piedi del San Gottardo in un ambiente rurale e popolare, con il quale ci identifichiamo».

Le elezioni federali non sono per nulla lontane. Quali le sue sensazioni e il suo messaggio al popolo de Centro?

«Il Partito si è rinnovato, è in buona salute ed è l’unico che ha saputo proporre ben due liste di giovani alle elezioni federali. Alle Cantonali ci siamo presentati compatti e ci abbiamo creduto tutti fino in fondo, questo è stato pagante. Un motivo sugli altri ha spinto soprattutto gli elettori a premiarci:abbiamo mantenuto le promesse che avevamo fatto in campagna elettorale, come ad esempio la lotta alla pedofilia, la diminuzione delle imposte di circolazione e gli sgravi sui premi di cassa malati per i figli. Ai nostri simpatizzanti posso garantire che continueremo sulla strada tracciata, con impegno e determinazione per realizzare quanto promettiamo. Ovviamente per essere incisivi anche a Berna, abbiamo ancora bisogno del sostegno dei cittadini, tutti».

“Le sotto liste per noi non sono una novità. Sono interessanti e anche gli altri partiti ci hanno imitato”.

“Fabio Regazzi è il politico più influente a Berna, peccato se il Ticino non ne approfittasse”.

Cosa la rende ottimista in vista della non scontata conferma dei due seggi che avete oggi al Consiglio nazionale?

«Il Centro è un partito che in questi anni ha saputo riposizionarsi e la presenza di così tanti giovani in lista è la dimostrazione che siamo attrattivi anche per le nuove generazioni. È una sfida in salita, un’impresa perla quale abbiamo bisogno di tutti quei ticinesi che condividono una politica della concretezza e del buonsenso».Una lista e due sotto liste per…