LaRegione di Davide Martinoni
Auspici e programmi del consigliere agli Stati di Gordola, chiamato dalla Città di Locarno nel quartiere montano.
Per la Festa nazionale la Città di Locarno ha scelto Fabio Regazzi, e Regazzi ha scelto Cardada per toccare il tema della mobilità – «un tema che abbiamo sottovalutato, eppure è una componente cruciale della nostra libertà personale, che ci permette di rimanere in contatto con le persone, di accedere a servizi essenziali e far crescere la nostra economia» – e lanciare la votazione popolare del 24 novembre per il potenziamento dl alcune tratte autostradali: «Sei progetti – ha ricordato – che riguardano degli assi fortemente congestionati che hanno quale obiettivo di rendere più fluido il traffico in modo da sgravare numerosi centri abitati da imbottigliamenti, rumore e inquinamento, migliorandone di conseguenza la sicurezza».
Il consigliere agli Stati di Gordola ha tranquillizzato circa l’eventuale sacrificio di terreni ed eventuali oneri finanziari aggiuntivi per i contribuenti: «Con la proposta in votazione sono previsti progetti selettivi che prevedono la ristrutturazione di tratte già esistenti, in buona parte in galleria, mentre i finanziamenti sono assicurati dai prelievi già pagati dagli utenti della strada, senza dunque dover far capo alla cassa generale della Confederazione». L’avvertimento è stato il seguente: «Se questi investimenti verranno bloccati, i previsti progetti futuri subiranno ulteriori ritardi, e la loro realizzazione verrà fortemente messa in discussione, compresi anche quelli che concernono il nostro Cantone, come il collegamento A2-A13 tra Bellinzona e Locarno che la nostra regione attende da oltre 30 anni e che, nella migliore delle ipotesi, non vedremo prima del 2040… L’esito di questa votazione rappresenta dunque una sorte di spartiacque: se dovesse prevalere il no, la Svizzera non sarebbe più in grado di sviluppare la propria rete autostradale, con conseguente aumento delle code, del traffico parassitario sulle strade cantonali e comunali ma anche del rischio di incidenti».
Poi Regazzi ha espresso la sua vicinanza alle popolazioni colpite dal maltempo e parlato di resilienza e solidarietà, ribadendo, idealmente da Berna, che «la Confederazione farà la sua parte intervenendo per indennizzare le comunità toccate». Regazzi ha infine annunciato l’intenzione di depositare un atto parlamentare, in occasione della prossima sessione alle Camere federali, «con il quale chiedere l’istituzione di un fondo catastrofi, destinato alla prevenzione e alla gestione di simili emergenze, in modo da garantire le necessarie risorse finanziarie per interventi rapidi ed efficaci».